
Mutuo prima casa: tassi, requisiti e agevolazioni.
Prima esperienza, prima casa, primo mutuo. Come procedere? Per prima cosa con prima casa si intende l’abitazione principale, quella che definisce la nostra residenza.
Nulla vieta, ovviamente, che possa essere richiesto anche un mutuo seconda casa, volto all’acquisto di un secondo immobile da utilizzare in veste di casa per le vacanze o come investimento nel lungo periodo. Oggi vogliamo però concentrarci sul mutuo della prima casa, specificando i tassi, i requisiti e le agevolazioni.
Di cosa parliamo oggi? Dei mutui sulla prima casa. Dovete sapere che esistono diversa agevolazioni per i giovani sotto i 35 anni che decidono di comprare un immobile. Per avere queste agevolazioni bisogna soddisfare dei requisiti:
- Avere un ISEE che non superi la soglia dei 35,000 euro.
- Avere un contratto lavorativo a tempo indeterminato.
- Non avere altre proprietà, quindi un primo immobile.
Tipologia dell’immobile
Agevolazioni mutuo prima casa
Alcune clausole riguardano anche la tipologia dell’immobile da acquistare. Innanzitutto le dimensioni non dovranno superare i 90 metri quadrati, non potrà appartenere alle categorie catastali che individuano uffici o beni immobili di lusso. Nel momento in cui queste condizioni vengono soddisfatte coloro che richiedono il mutuo possono ottenere le agevolazioni.
In cosa consistono queste agevolazioni? Ve lo diciamo subito. In caso del pieno possesso di tutti i requisiti si potrà ottenere una riduzione dell’Irpef sugli interessi passivi pari al 19%. Una percentuale è calcolata su un importo annuo che non deve superare i 4,000 euro.
Ogni anno, l’istituto di credito che ha erogato il mutuo provvederà a fornire ai suoi clienti un foglio di dettaglio degli interessi passivi che andranno inseriti nella dichiarazione dei redditi. La cosa interessante è che queste agevolazioni riguardano anche la categoria dei lavoratori precari. Come mai? A quanto pare il mercato immobiliare vuole venire in contro alle nuove realtà lavorative e occupazionali dando maggiori garanzie assicurative.
A questa soluzione si accostano le polizze aggiuntive. Queste danno la possibilità di sospendere per un periodo di tempo le rate del mutuo, nel momento in cui il mutuatario non sia in grado di ottemperare al suo debito.
Una buona soluzione è quella di non richiedere che copra l’intera somma necessaria per l’acquisto della casa, ma orientarsi verso un importo che oscilli intorno all’80% della stessa. La cifra, inoltre, non dovrebbe essere comunque troppo alta. Occorre segnalare anche un’altra tipologia di agevolazioni, quelle che riguardano l’imposta di registro (pari al 2%), ipotecaria e catastale. Queste ultime due ammontano a 50,00 €.
Mutuo prima casa: tasso fisso o variabile?
Una volta scelta la casa perfetta, bisogna acquistarla. La prima cosa da fare è rivolgersi ad un istituto bancario per iniziare a svolgere le pratiche inerenti alla richiesta di un mutuo.
E’ importante sapere che i mutui possono avere una durata variabile e prevedere diversi tipi di tassi di interesse. Generalmente, per l’acquisto della prima casa oscillano tra i 5 e i 40 anni. Esistono due tipologie di tassi: fisso e variabile. Quelli fissi fanno sì che l’importo della rata da corrispondere per saldare il prestito sia sempre la stessa e così gli interessi sulla somma dovuti. È la soluzione prescelta da coloro che non vogliono correre alcun rischio dal punto di vista finanziario. I mutui a tasso variabile, infatti, risentono delle fluttuazioni finanziarie. A fronte di un risparmio immediato sulla rata, si corre inevitabilmente il rischio che i vari indici di riferimento che concorrono a stabilire gli interessi possano alzarsi. Il vantaggio, invece, è quello di ottenere rate e interessi più bassi.
Comprare casa è sempre un momento importante e noi di Cipensiamonoicasa.it ti seguiamo in ogni passo.