Sismabonus: la risposta dell’Agenzia delle Entrate.
Il sismabonus fa riferimento all’insieme dei lavori di recupero del patrimonio edilizio in cui rientrano tra le spese detraibili anche quelle sostenute per realizzare interventi antisismici. In modo particolare i lavori su opere per la messa in sicurezza statica degli edifici.
Buongiorno amici del mondo immobiliare, oggi parliamo di tutte le novità inerenti al Sismabonus. Un tema non troppo nuovo introdotto con lo scoppio dello stato pandemico, ma che ha agevolato tanti lavori di costruzione. La domanda di oggi è: Un immobile ristrutturato in zona sismica riclassificata può usufruire del Sismabonus acquisti in caso di asseverazione tardiva? A rispondere è l’Agenzia delle Entrate.
Sismabonus per immobili in zona sismica riclassificata
Ancora una volta L’Agenzia delle Entrate si trova a rispondere a questioni inerenti al sismabonus, in particolar modo nella risposta n. 624 del 24 settembre 2021 dove si esprime in merito al quesito di un cittadino riguardo a un immobile ristrutturato in un Comune situato in zona sismica riclassificata da 4 a 3.
La domanda all’Agenzia chiede se i lavori di ristrutturazione possano comunque usufruire del Sismabonus acquisti.
Cosa fare in caso di zona sismica riclassificata
Nella sua risposta, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che il Sismabonus acquisti spetta agli immobili situati nelle zone sismiche 2 e 3. Anche in assenza di tempestiva asseverazione: tale adempimento, però, deve essere eseguito dall’impresa entro la data di stipula del rogito dell’immobile.
Questo per tutelare i casi in cui l’asseverazione non sia stata presentata perché, in base alle norme vigenti, gli immobili oggetto degli interventi antisismici non rientravano nell’agevolazione.
Nel caso in esame, infatti, l’asseverazione non era stata effettuata in quanto alla data di presentazione della richiesta, l’immobile si trovava in zona sismica 4 ed era dunque escluso dall’agevolazione.
- questo è quanto riportato all’interno dell’agenzia delle entrate.
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